Si avvicina la scadenza del 30 aprile 2019, prima data utile per l’invio della comunicazione delle operazioni transfrontaliere, ossia l’esterometro 2019. Il primo invio, come noto, è stato prorogato al 30 aprile e racchiude i dati delle operazioni effettuate (acquisti e vendite) con operatori non residenti in Italia nei mesi di gennaio, febbraio e marzo 2019.
L’adempimento a regime comporterà la trasmissione telematica dei dati su base mensile, entro il termine del mese seguente al periodo di riferimento. In altri termini, le operazioni di aprile 2019 andranno trasmesse entro il 31 maggio 2019 e così via.
In molti si interrogano sull’esistenza di un modello e di istruzioni ministeriali utili alla compilazione dell’esterometro. Purtroppo, ad oggi, non è stato pubblicato alcun modello di compilazione e, a nostro avviso, è molto probabile che il modello non verrà mai pubblicato. Questo perché, a ben vedere, l’adempimento richiede l’invio all’Agenzia delle entrate di 2 file xml (1 file xml per gli acquisti da non residenti – blocco DTR – e un file per le vendite – blocco DTE).
L’esterometro 2019, in sostanza, non è altro che una costola dell’abrogato spesometro, dal quale trae analoghe specifiche tecniche di compilazione del file xml. Se ci pensiamo anche lo spesometro 2018 non ha mai avuto un modello ministeriale né delle istruzioni di compilazione. Tale interpretazione trova conferma con una FAQ pubblicata dall’Agenzia delle entrate nella sezione “Fatture e corrispettivi” che riportiamo integralmente.
Domanda: Software per Comunicazione dati fattura transfrontaliere
Risposta: Nel portale Fatture e Corrispettivi è già presente da tempo un servizio gratuito web per predisporre e inviare la “comunicazione dati fattura“. Con tale servizio, accessibile dal portale selezionando “Dati fatture e Comunicazioni IVA” e quindi il link “Dati delle fatture“, è possibile effettuare anche la “comunicazione dei dati fattura transfrontaliere” (le regole e i tracciati sono compatibili). E’ quindi possibile utilizzare le funzionalità del servizio (eventuale Accreditamento, Generazione, eventuale Aggiornamento e Trasmissione).
Con i tracciati dello spesometro (valido per le operazioni 2017 e 2018) già si inviavano anche i dati delle fatture da e verso l’estero (con puntualizzazione di quelle intracomunitarie per gli acquisti) e, quindi, è possibile usare gli stessi tracciati e gli stessi servizi offerti dall’Agenzia per predisporre e trasmettere la nuova comunicazione denominata esterometro“.
In sostanza l’Agenzia conferma che, vista l’analogia tra i tracciati delle specifiche tecniche dei due adempimenti (spesometro 2018 ed esterometro 2019) è possibile inviare l’esterometro utilizzando il servizio “Dati delle fatture” disponibile all’interno dell’area riservata “Fatture e corrispettivi”.
Tutto risolto? Più o meno. Il servizio citato dall’Agenzia è un servizio gratuito che però comporta il caricamento manuale fattura per fattura e non è sicuramente adatto a chi ha volumi elevati verso l’estero. Tali soggetti non possono che acquistare la soluzione software del proprio gestionale per svolgere l’adempimento regolarmente.
Per un approfondimento sulle principali casistiche di compilazione vi consigliamo il seguente articolo.
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