Contributi INAIL DPI

Abbiamo imparato, nostro malgrado, a conoscere il termine DPI – Dispositivi per la protezione individuale.

Si tratta di tutti quei dispositivi – mascherine, guanti, calzari, etc. – utili ad evitare il contagio da COVID-19. Cittadini ed imprese hanno ormai l’obbligo di reperire tali dispositivi per gli spostamenti (nel primo caso) o per esercitare la propria attività in sicurezza (nel secondo caso).

Per quanto riguarda le imprese, il decreto Cura Italia ha previsto che l’INAIL, allo scopo di sostenere la continuità, in sicurezza, dei processi produttivi delle imprese, a seguito dell’emergenza sanitaria coronavirus, provveda a trasferire ad Invitalia l’importo di 50 milioni di euro da erogare alle imprese per l’acquisto di dispositivi ed altri strumenti di protezione individuale.

Quest’ultima (Invitalia) ha pubblicato in questi giorni il bando per accedere a tali contributi, analizziamo come funziona.

Spese ammissibili

Sono ammissibili al rimborso le spese sostenute dalle imprese per l’acquisto
di DPI le cui caratteristiche tecniche rispettano tutti i requisiti di sicurezza di cui alla vigente normativa.

A tal fine, sono ammissibili le seguenti tipologie:

  • mascherine fi ltranti, chirurgiche, FFP1, FFP2 e FFP3;
  • guanti in lattice, in vinile e in nitrile;
  • dispositivi per protezione oculare;
  • indumenti di protezione, quali tute e/o camici;
  • calzari e/o sovrascarpe;
  • cuffi e e/o copricapi;
  • dispositivi per la rilevazione della temperatura corporea;
  • detergenti e soluzioni disinfettanti/antisettici.

Parlimiamo delle spese sostenute nel periodo compreso tra il 17.03.2020 – data di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale del decreto Cura Italia – e la data di invio della domanda di rimborso. A tal fine, rileva la data di
emissione delle fatture oggetto di richiesta di rimborso.

Le rispettive fatture dovranno risultare pagate alla data dell’invio della domanda di rimborso, attraverso conti correnti intestati all’impresa e con modalità che consentano la piena tranciabilità del pagamento e l’immediata
riconducibilità dello stesso alla relativa fattura. La spesa, inoltre, non può essere inferiore a 500 euro (importo minimo dato anche dalla somma di più fatture).

Ammontare del contributo

Il rimborso in argomento è concesso, nei limiti delle risorse disponibili, nella misura del 100% delle spese ammissibili, nel limite massimo di 500 euro per ciascun addetto dell’impresa cui sono destinati i DPI e, comunque, fino a un importo massimo per impresa di 150.000 euro.

L’impresa deve inoltre dichiarare, in occasione della presentazione della domanda di rimborso, il numero di addetti.

Presentazione domande in 3 fasi

FASE 1 – Prenotazione del rimborso

Nella fase 1, le imprese interessate possono inviare, attraverso lo sportello informatico, raggiungibile nella pagina dedicata all’intervento
Impresa SIcura” del sito https://www.invitalia.it, una prenotazione del rimborso, dalle ore 9.00 alle ore 18.00 di tutti i giorni lavorativi, dal
lunedì al venerdì, a partire dal giorno 11.05.2020 ed entro il giorno
18.05.2020.

Lo sportello informatico assegnerà alle prenotazioni pervenute
l’orario di arrivo registrato dai sistemi informatici predisposti da
Invitalia.

Al termine della procedura di prenotazione, l’impresa visualizzerà un
messaggio che attesta l’orario di arrivo della prenotazione, nonché il
relativo codice identificativo.

FASE 2 – Pubblicazione dell’elenco cronologico delle prenotazioni del rimborso

Entro 3 giorni dal termine finale per l’invio della prenotazione del
rimborso, nella pagina dedicata all’intervento “Impresa Sicura” del
sito web di Invitalia, viene pubblicato l’elenco di tutte le prenotazioni
correttamente inoltrate dalle imprese nell’ambito della fase
1, ordinate secondo il criterio cronologico definito sulla base dell’orario
di arrivo della richiesta.

Sulla base dell’ordine cronologico di arrivo, sono collocate in posizione
utile per l’ammissibilità a presentare domanda di rimborso un
numero di prenotazioni che, complessivamente, prevedono l’erogazione
di un contributo per un importo pari alle risorse finanziarie disponibili, maggiorato del 20%, al fine di tenere conto di possibili eventuali variazioni degli importi richiesti o di rinunce che dovessero registrarsi nell’ambito della fase 3.

La pubblicazione sul sito del suddetto elenco costituisce, a tutti gli
effetti, formale comunicazione alle imprese dell’esito connesso all’invio delle prenotazioni.

FASE 3 – Compilazione e istruttoria della domanda di rimborso

Le imprese la cui prenotazione risulta collocata, nell’elenco di cui
alla fase 2, in posizione utile devono compilare la domanda di rimborso
attraverso la procedura informatica, pena la decadenza della prenotazione, contenente le informazioni indicate nell’apposito
modello, disponibile in visione dal giorno 26.05.2020 ed entro
le ore 17.00 del giorno 11.06.2020.

Ai fini dei controlli, alla domanda deve essere allegata la documentazione
di spesa, consistente nelle fatture relative agli acquisti di DPI e relative evidenze di pagamento.

L’accesso alla procedura informatica richiede l’utilizzo della Carta
nazionale dei servizi.

Invitalia, entro 10 giorni dal termine previsto per la presentazione
delle domande, pubblica il provvedimento cumulativo di ammissione
al rimborso, riportante gli obblighi in capo alle imprese ammesse
ivi compreso quello di consentire i controlli e le verifiche di pertinenza
della stessa Agenzia, nonché le cause di revoca dei benefici.
• Successivamente all’adozione del provvedimento di ammissione al
rimborso, Invitalia procede all’erogazione dello stesso sul conto
corrente indicato dall’impresa nella domanda di rimborso.

Lascia un tuo commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.