TD16 integrazione fattura reverse charge interno

Integrazione fattura soggetta a reverse charge interno: dal 1° gennaio 2021 l’integrazione elettronica del file xml va gestita con il Tipo documento – TD16.

Fattura reverse charge interno

Con il termine reverse charge interno si intendono le operazioni effettuate tra soggetti passivi IVA italiani che rientrano nel meccanismo del reverse charge. Tra le ipotesi più comuni possiamo ricomprendere tutte le fattispecie ricomprese nei nuovi codici Natura N6.1, N.2, etc. di seguito riepilogati.

N6.1

inversione contabile – cessione di rottami e altri materiali di recupero

N6.2

inversione contabile – cessione di oro e argento puro

N6.3

inversione contabile – subappalti settore edile

N6.4

inversione contabile – cessione di fabbricati

N6.5

inversione contabile – cessioni di microprocessori e cellulari (grossisti)

N6.6

inversione contabile – cessioni di prodotti elettrici

N6.7

inversione contabile – prestazioni comparto edile e settori connessi

N6.8

inversione contabile – settore energetico

Così, ad esempio, l’impresa X che effettua le pulizie all’interno di uno stabilimento industriale per conto della società Alfa srl emette una fattura senza IVA con codice Natura N6.7.

TD16 – integrazione elettronica della fattura

Nel nostro esempio, la società Alfa srl dovrà integrare la fattura elettronica ricevuta per le pulizie, e applicare il reverse charge, registrando la fattura nel registro IVA vendite e registro IVA acquisti.

L’integrazione della fattura ricevuta, dal 1° gennaio 2021, dovrà avvenire in uno dei modi seguenti:

  • integrazione fisica, ossia stampa ed integrazione della fattura ricevuta dal fornitore IT, scrivendo sulla fattura materializzata;
  • producendo un documento separato che contiene tutti i dati necessari per l’integrazione e gli estremi della fattura. Tale documento può essere prodotto in formato cartaceo o in formato elettronico. In quest’ultimo caso, in base alle nuove specifiche tecniche della fatturazione elettronica (versione 1.6), occorre effettuare un’integrazione elettronica inviando al Sistema di Interscambio (SdI) un documento in formato xml con il codice Tipo documento TD16.

Tale Tipo documento identifica pertanto gli acquisti di beni o servizi soggetti a reverse charge c.d. interno. In caso di reverse charge “esterno”, ossia acquisti di beni dall’UE o servizi da UE o extra-UE occorre utilizzare il Tipo documento TD18 e TD17 (In questo articolo analizziamo gli acquisti intra-UE e l’integrazione elettronica dal 2021).

File XML e Tipo documento TD16

Riprendendo il nostro esempio dell’acquisto di servizi di pulizia in edifici, di cui all’articolo 17, co. 6, lett-a-ter), analizziamo i principali dati che devono essere contenuti nel documento di integrazione elettronica.

Nel campo del cedente/prestatore del file xml dovranno essere indicati i dati del prestatore italiano, ossia del soggetto che ha emesso la fattura soggetta a reverse charge. Questa è una novità importante, poiché fino al 31 dicembre 2020 le varie ipotesi di acquisti in reverse charge, chiamate impropriamente dai più “autofatture elettroniche”, richiedevano che il campo del cedente/prestatore fosse uguale al campo del cessionario/committente (in base alle specifiche tecniche versione 1.5, valide fino a fine 2020).

Dal 2021, invece, chi sceglie di avvalersi dell’integrazione elettronica – Tipo documento TD16 – dovrà inserire i dati del proprio fornitore/prestatore all’interno del file xml da inviare allo SdI, oltre a riportare i propri dati nel campo “cessionario/committente”.

Inoltre, chi si avvale dell’integrazione elettronica dovrà compilare anche il campo “Dati Fatture Collegate“, che richiede l’indicazione IdSdi della fattura di riferimento, attribuito dallo SdI – blocco contenente le informazioni relative alla fattura precedentemente trasmessa, alla quale si collega il documento presente.

Tale dato era già in uso per altre fattispecie, ad es. acconti, note di credito, etc. In sostanza serve per segnalare allo SdI che si tratta di un’integrazione collegata al documento xml emesso dal fornitore/prestatore di riferimento (nel nostro esempio, stiamo integrando la fattura dell’impresa X che ha reso il servizio di pulizia).

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